Dario Li Vigni, è un biomeccanico professionista che si è formato presso la scuola Born To Run di Giovanni Camorani (visita il sito) apprendendo i principi di Biomeccanica, Test funzionali, Preparazione Ciclistica, Training respiratorio e Integrazione alimentare biologica.
Dal 2016 il Laboratorio Tecnico “Living Cycling – Born to Run System by Camorani” di Palermo è un punto di riferimento per la preparazione atletica e biomeccanica per un gran numero di ciclisti siciliani, che hanno potuto migliorare le proprie prestazioni sportive in modo sano, pulito e sicuro.
Dario crede nelle potenzialità della Sicilia come frontiera della biomeccanica e del metodo Born To Run quindi ha deciso di trasmettere i fondamenti di questa metodologia così da aiutare un numero crescente di ciclisti amatoriali o professionisti ad evitare le insidie e i problemi derivanti da uno scorretto svolgimento dell’attività ciclistica.
Nella lezione 1 di biomeccanica abbiamo sottolineato come non esistano delle regole universalmente riconosciute per una corretta analisi biomeccanica ma metodologie diverse ritenute valide da chi le propugni o le sostiente.
Questa incertezza nelle regole di biomeccanica per il ciclismo ha generato delle teorie metodologiche a volta incomplete o poco esaurienti.
Di seguito una breve analisi con i pro e contro di ciascuna teoria. Le diverse teorie sono state elencate seguendo un ordine cronologico da quella elaborata per prima a quelle più recenti.
Si concentra sull’allinemento fra piede e pedale prendendo come riferimenti il primo metatarso e l’asse del pedale. La configurazione del posizionamento del ciclista è una conseguenza di questo dato.
il posizionamento è semplice e immediato e richiede attrezzature poco evolute e di facile reperimento
costringe il ciclista ad adattarsi alla bicicletta perchè non tiene conto della loro interazione
Utilizza l’analisi visiva del ciclista sulla bicicletta, non un’analisi strumentale, per stabilire il corretto posizionamento in base ai parametri stabiliti dal biomeccanico.
visualizzazione del ciclista direttamente sulla bicicletta e quindi della loro interazione
mancanza di obiettività nell'analisi, il posizionamento è uguale per tutti i tipi di ciclista
Riporta pedissequamente sulla bicicletta le misure antropometriche del ciclista. In questo caso le informazioni non vengono elaborate ma riportate sulla bici secondo delle tabelle specifiche.
oggettività nella rilevazione delle misure antropometriche del ciclista
mancanza di obiettività nel rapporto ciclista/bicicletta
Raccoglie gli aspetti positivi dei metodi precedenti ottimizzandoli con gli angoli di settaggio.
completezza nell'elaborazione dei dati oggettivi
i risultati sono molto basati sulla teoria e tengono poco conto dell'interazione ciclista/bicicletta
Riassume tutti gli aspetti positivi di tutti i metodi sopra elencati e li armonizza attraverso un’analisi cinematica del ciclista in movimento al fine di valutarne contrazione muscolare e stile di pedalata (zona di spinta).
oggettività di tutti i dati rilevati e dell'efficacia della pedalata
analisi complessa che richiede conoscenze specifiche
Fra quelli elencati, il metodo dinamico è, ovviamente, quello più auspicabile data la completezza dei dati raccolti e l’affidabilità del risultato ottenuto. Tuttavia, nonostante la maggior parte dei biomeccanici operanti sul mercato ne vanti l’applicazione, non tutti sono in grado di raccogliere i dati in modo corretto e di elaborarli.
Fare un’analisi biomeccanica secondo i primi quattro metodi è semplice, veloce e poco costoso perchè richiede esclusivamente l’uso della bicicletta del ciclista, un rullo e qualche altro strumento di facile reperimento. L’analisi con il metodo dinamico è più complessa, richiede l’uso di una “bicicletta ergonomica” cioè un simulatore meccanico a forma di bicicletta che può essere completamente modificato per posizionare il ciclista nel modo più corretto.
Una nota a parte va riservata ai recenti software di analisi biomeccanica che vengono applicati al modello dinamico. Questi software sono molto precisi nel rilevamento delle misure ma non possono tenere conto delle sensazioni, esigenze e richieste del ciclista che possono essere prese nella giusta considerazione solo dal biomeccanico e dalle sue capacità empatiche.
Il biomeccanico esperto ed attento tiene conto anche di questi fattori per personalizzare il posizionamento del ciclista all’interno della “finestra di settaggio” così da massimizzare le prestazioni atletiche e il comfort della pedalata.
Per ulteriori chiarimenti o per un appuntamento presso lo studio:
Dario Li Vigni
Via Pirandello 8 – Palermo
Tel +39 3205399547
darliv@libero.it