Gira il mondo in bici da 17 anni e non intende fermarsi: Janus River, 80 anni, arriva a Palermo

“Quando andrò in pensione girerò il mondo in bicicletta”. C’è chi lo pensa solamente e chi invece lo fa. Come Janus River, che a 80 anni ha già attraversato tre continenti da quando è partito da Roma nel 2000, e ora è arrivato a Palermo.

Noi abbiamo avuto il piacere di dargli un passaggio e il benvenuto nella nostra città dove sarà ospite del Comune di Palermo. Abbiamo conosciuto Janus telefonicamente tramite Mario e Irene che lo hanno ospitato al loro B&B Olivella a Sciacca e ci hanno chiesto di dargli una mano quando sarebbe arrivato a Palermo.

Grazie agli amici che ci prestano un portabici organizziamo il passaggio da Isola delle Femmine alla Residenza Universitaria a Piazza Marina dove alloggerà dormendo nel suo sacco a pelo, come ci racconta Janus. Una volta sistemata la bici nel garage e i bagagli nella stanza scendiamo per fare due passi in Piazza Marina.

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E domenica, passeggiando tra le bancarelle del mercatino Janus adocchia un’antica rivista russa e ci racconta del suo passato. Figlio di una mamma russa e di un papà polacco, entrambi scomparsi durante la guerra, riesce a fuggire dal regime comunista approdando in Nordafrica e successivamente in Italia. Il tutto grazie al Papa polacco, ci racconta.

Con un sorriso birichino sulle labbra ci racconta le sue avventure e scherza sulla burocrazia asburgica (in Austria è stato ospite del sindaco di Vienna presso la residenza imperiale di Schoenbrunn, sempre però a dormire nel sacco a pelo come tiene a precisare) e su quella italiana (viaggia con il patrocinio delle regioni) ma ricorda con molto piacere l’accoglienza calorosa dei sindaci delle città siciliane che lo hanno ospitato finora. Janus viaggia con circa 30 chili di bagaglio e con tre euro al giorno in tasca che spesso riesce a risparmiare grazie all’accoglienza e l’aiuto che gli riservano le persone che incontra. Ci colpisce la sua schiettezza, lui che ha affrontato situazioni anche pericolose (tra morsi di serpente e rapimenti) non si vanta di quanto è stato bravo e coraggioso. Ci chiede aiuto per organizzare la traversata col traghetto e per trovare le lamette per il suo rasoio. Ci fermiamo al bar per prendere un cappuccino e sorridiamo quando Janus indica il cartello delle birre artigianali esclamando che con il costo di quella birra lui riesce ad andare avanti per quattro giorni.

Janus si trattiene qualche giorno nelle città che attraversa per raccontare la sua storia agli alunni delle scuole elementari. Resterà a Palermo fino a giovedì per continuare il suo viaggio verso Milazzo da dove partirà per girare le Eolie e proseguire pedalando fino a Roma. Dopo vuole andare in Australia e in Sudamerica ma ancora è indeciso dove andare prima.

Preoccupazioni di un ottantenne giramondo.

(Immagine in evidenza http://www.sikilynews.it)

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